Matrix 4 Resurrections – recensione
Se il 1999 è un anno che avete visto solo nei libri di storia, allora vi diciamo già da subito che questo film e questa recensione non fa per voi.
Se siete ancora qui, invece, preparate gli occhiali da sole perché stiamo per parlarvi di Matrix 4: Resurrections!
Chi eravate nel 1999? Chi scrive era adolescente, passava il tempo libero a giocare al computer e leggere fumetti, e faceva tardi la sera solo quando andava al cinema. Il 1999 era l’anno di Fight Club, il Sesto Senso e di quel “film evento” che riuscì a cambiare la fantascienza sul grande schermo: Matrix.
Siamo nel 2021, e ci hanno trascinato fuori dalle nostre case con una promessa difficile da mantenere. Non per l’impegno, non per la qualità, non perché mancano le storie da raccontare, ma perché Matrix ha un’eredità troppo pesante anche per sé stesso. Basti pensare che i sequel Matrix Reloaded e Matrix Revolution non hanno retto il confronto nemmeno lontanamente.
Quindi eccoci in sala venti anni dopo, capelli grigi, mal di schiena, e un mondo lì fuori che rende la vita troppo complicata a tutti.
Il film inizia con un’ottima idea (che non vi raccontiamo), e ci porta quasi subito nei panni di Thomas Anderson, interpretato da un Keanu Reeves che sembra rimasto fedele al suo ruolo. Un susseguirsi di eventi sono la scusa perfetta per aggiungere gallerie dei ricordi, immagini dei film passati si alternano sullo schermo mentre gli attori in campo citano frasi di storie già sentite. Un effetto amarcord ci cattura, ci strizza l’occhio continuamente, ma per noi qualcosa non funziona. È tutto perfetto, è tutto giusto, è tutto dove dovrebbe essere. Ma perché abbiamo come la sensazione che invece, sia tutto sbagliato? Ci sentiamo i “Neo” della situazione, sappiamo che oltre quello che stiamo vedendo c’è un messaggio, una spiegazione. Matrix Resurrections è qui, ma la vera domanda che ci siamo fatti alla fine è stata: ne avevamo davvero bisogno?
PS: sotto, oltre al trailer, trovate un riassunto della trilogia fatta da Everyeye

TUTTO MATRIX in 10 minuti: riassunto della saga!
Matrix Resurrections – Trailer Ufficiale
Secondo LEI
Non sto esagerando se vi dico che Matrix mi ha cambiato la vita. È uno di quei film che ti lascia il segno, forse perché parlava ad una generazione che stava crescendo a pane e computer.
In questo strano 2021 esce Matrix Resurrections e quello che ho visto è qualcosa che forse, non era poi così necessario. L’incipit è impeccabile, Neo e Trinity sono Neo e Trinity, ma tutto diventa una potente storia d’amore ma Matrix non è solo Neo e Trinity, manca quella magia fatta di trip mentali e filosofia che hanno segnato col primo film. Un film cyber punk che si trasforma in un’epopea, nel raccontare il vero amore che può cambiare tutto. Che ci sta, ma per me qualcosa è stato perso per strada.
Conclusione
Va visto, perché è Matrix.
Secondo LUI
Nel 1999 scrivevo programmi in Cobol, modificavo il registro di sistema di Windows 3.1 per far girare giochi improbabili su floppy disk a volte troppo rumorosi. Mi sentivo un ragazzino fuori dal mondo, immaginate come mi sono sentito quando ho visto Matrix.
Portarmi a vedere Matrix Resurrection per me è stato un po’ un invito a rivivere quegli anni, a rivivere la scoperta del mondo digitale, del rapporto tra uomo e macchina. Ma quel mondo è cambiato, il digitale è parte delle nostre vite, e Matrix, purtroppo, non si è evoluto.
Ho visto un film legato ai personaggi, Neo e Trinity, e poco al mondo che in questi ultimi vent’anni è cambiato tanto, forse troppo.
Conclusione
È un film che va visto, perché racconta l’arte di un epoca che forse non c’è più. E se non lo andate a vedere, siete solo degli agenti Smith.
Anno: 2021
Durata: 148 min
Genere: fantascienza, azione
Regia:Lana Wachowski
Attori: Keanu Reeves Carrie-Anne Moss