City Hunter, un live action tra le strade di Kabukichō – recensione
Ragazze siete avvisate, a Kabukichō è tornato Ryo Saeba, aka City Hunter, il famoso detective privato e playboy impenitente, in una nuova veste live action disponibile su Netflix. Il film si basa sul manga di Tsukasa Hōjō e mescola elementi della serie anime originale con nuove avventure, creando un mix di azione e comicità che ha caratterizzato il franchise per anni.
Il film segue le vicende di Ryo, interpretato da Ryohei Suzuki, che deve affrontare la perdita del suo socio Makimura e la nascita di un rapporto professionale e sentimentale con la sorella di Makimura, Kaori, interpretata da Misato Morita. La trama si sviluppa intorno all’indagine sulla morte di Hideyuki e la protezione di una giovane cosplayer coinvolta in pericolosi esperimenti.
Il regista Yūichi Satō si trova di fronte alla sfida di bilanciare le atmosfere noir hard boiled con la comicità slapstick e leggermente erotica che contraddistingue City Hunter. Il film gioca la carta della CGI e dell’action moderno, con combattimenti che restituiscono bene le atmosfere dell’anime, ma alcune gag risultano fuori luogo nell’atmosfera neo-noir che il film cerca di restituire.
Il film è chiaramente un omaggio al manga e all’anime, e che, nonostante alcune difficoltà nel trasporre le follie del manga in live action, il risultato finale sia un intrattenimento piacevole, soprattutto per i fan di City Hunter.
Il nuovo City Hunter in live action che trovate su Netflix è un tentativo ambizioso di adattare un classico dell’animazione anni ’80 in un formato moderno. Nonostante alcune imperfezioni, il film per noi riesce a catturare lo spirito originale di City Hunter, offrendo un’esperienza nostalgica e divertente per i vecchi e nuovi fan. Se siete appassionati di azione, comicità e un pizzico di nostalgia, questo film potrebbe essere la vostra prossima scelta su Netflix.
City Hunter live action - trailer
Anno: 2024
Durata: 90 min
Genere: comico, anime live action
Piattaforma: Netflix