Il monologo della speziale: un anime che ti prende per mano e ti trascina nella Corte Imperiale cinese – recensione
Se pensavamo che un anime ambientato nella Cina imperiale, con una protagonista farmacista e una trama fatta di intrighi di corte, potesse essere noioso… beh, Il monologo della speziale è qui per smentirci con eleganza, mistero e un pizzico di veleno!
La trama: tra veleni, concubine e misteri
La storia ruota attorno a Maomao, una giovane speziale cresciuta nel quartiere dei piaceri, figlia di un farmacista esperto. È sveglia, curiosa, un po’ cinica e con una passione per i veleni che farebbe impallidire qualsiasi medico legale. Un giorno viene rapita e venduta come serva alla Corte Interna del Palazzo Imperiale. Da lì inizia la sua scalata, non sociale, ma intellettuale: grazie alla sua intelligenza e alle sue conoscenze mediche, Maomao si fa notare e viene coinvolta in una serie di misteri che spaziano da malattie sospette a complotti politici.
Il tutto è condito da un’atmosfera raffinata e da un’ambientazione storica curatissima, che ci trasporta in un mondo fatto di etichette, gerarchie, silenzi e sguardi che dicono più di mille parole.
Maomao: una protagonista fuori dagli schemi
Maomao è il cuore pulsante dell’anime. Non è la classica eroina idealizzata: è sarcastica, disillusa, a volte un po’ scontrosa, ma sempre brillante. Ha un modo tutto suo di osservare il mondo, e spesso le sue deduzioni sono così sottili che nemmeno i personaggi intorno a lei riescono a starle dietro. E questo è uno dei punti forti della serie: non ti spiega tutto, ti invita a ragionare insieme a lei.
Il suo rapporto con Renshi, il misterioso e affascinante funzionario della Corte, è un altro elemento intrigante. Lui la nota subito, la promuove a dama di compagnia e poi a speziale ufficiale. Maomao, però, è convinta che Renshi sia un eunuco e questo crea una dinamica divertente e ambigua che tiene alta la tensione per tutte le stagioni.
Un mix riuscito di generi
Una delle cose più sorprendenti di Il monologo della speziale è la sua capacità di mescolare generi diversi senza mai perdere coerenza. È un giallo storico, ma anche un dramma di corte, con tocchi di commedia e persino qualche accenno di romance. Ogni episodio è costruito come un piccolo enigma, e la soddisfazione di vedere Maomao risolvere i casi con logica e intuito è impagabile.
Non aspettarti scene d’azione spettacolari o combattimenti all’ultimo sangue: qui la tensione nasce dai silenzi, dagli sguardi, dalle parole non dette. È un anime che ti chiede attenzione, ma ti ripaga con una narrazione stratificata e mai banale.
L’ambientazione: un viaggio nella Cina imperiale
Anche se si tratta di un’opera giapponese, l’ambientazione è ispirata alla Cina imperiale, e la cura nei dettagli è impressionante. Dai costumi alle architetture, dai rituali di corte alle gerarchie sociali, tutto contribuisce a creare un mondo credibile e affascinante. È come fare un viaggio nel tempo, ma con la comodità del divano di casa.
Dal punto di vista tecnico, Il monologo della speziale è una vera chicca. Le animazioni sono fluide, i colori caldi e avvolgenti, e la regia sa quando rallentare e quando accelerare. Le musiche, poi, sono perfettamente in linea con l’atmosfera: delicate, evocative, mai invadenti.
Curiosità che forse non sapevi
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L’anime è tratto da una light novel di Natsu Hyūga, illustrata da Touko Shino. Prima dell’adattamento animato, la storia è stata trasformata in due manga diversi, segno del grande interesse che ha suscitato.
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Maomao è spesso paragonata a Jessica Fletcher (la protagonista de La signora in giallo), ma in versione asiatica e con una passione per i veleni.
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Il titolo originale giapponese, Kusuriya no Hitorigoto, si traduce letteralmente come “Il monologo della farmacista”. Il termine “speziale” è una scelta di adattamento che rende bene l’idea di un’epoca passata e affascinante.
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L’illustratore della versione manga, Nekokurage, ha avuto alcuni problemi legali e di salute nel 2024 e 2025, che hanno un po’ rallentato la produzione. Speriamo questo non ci faccia attendere troppo per una nuova stagione dell’anime!

In conclusione: da vedere, senza se e senza ma
Il monologo della speziale è un anime che sorprende! Non urla, non corre, non ti prende a schiaffi con effetti speciali. Ti sussurra, ti incuriosisce, ti accompagna in un mondo fatto di misteri e silenzi, e ti lascia con la voglia di saperne di più. È raffinato, intelligente, ben scritto e splendidamente realizzato.
Se cerchi qualcosa di diverso dal solito shonen urlato o dalla commedia scolastica, questo è l’anime che fa per te. E fidati: dopo aver conosciuto Maomao, ti mancherà quando finirà l’ultimo episodio!
il monologo della speziale - Trailer
– ATTENZIONE SPOILER –
Riepilogo della prima stagione de “Il Monologo della Speziale” – Prima di ripartire con la seconda!
La seconda stagione è già online, e se anche voi – come noi – avete bisogno di un bel ripasso, ecco cosa è successo nei 24 episodi della prima stagione dell’anime più intrigante dell’anno: Il Monologo della Speziale.
La protagonista, Maomao, è una giovane speziale cresciuta tra le erbe medicinali e i veleni di un quartiere a luci rosse. Sfrontata, intelligente e con una passione viscerale per la medicina, viene rapita e venduta come serva alla Corte Interna dell’Impero. Ma invece di restarsene in disparte, Maomao si ritrova al centro di intrighi di palazzo, misteri letali e drammi di corte, grazie al suo occhio clinico e alla sua mente brillante.
Quando salva un principe da un possibile avvelenamento, attira l’attenzione di Jinshi, un eunuco tanto bello da sembrare uscito da un romanzo… ma con più segreti di quanti ne voglia ammettere. Da lì in poi, Maomao viene coinvolta in casi sempre più intricati: concubine sterili, pitture tossiche, omicidi mascherati da suicidi, e diagnosi sbagliate che solo lei riesce a decifrare.
In parallelo, la sua relazione con Jinshi si fa sempre più enigmatica: lui sembra attratto da lei, ma Maomao lo tiene a distanza con sarcasmo e freddezza. A movimentare le cose ci pensano anche personaggi secondari memorabili, come l’elegante consorte Gyokuyou, la dolcissima principessa Lingli, e Luomen, il misterioso padre biologico di Maomao, che entra in scena con rivelazioni importanti sul passato della nostra protagonista.
La stagione si chiude con un cambiamento importante: Maomao ottiene un incarico nella Corte Esterna, e Jinshi… beh, diciamo che il suo passato ci lascia con molte domande aperte. 🔎